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L’insufficienza venosa è uno stato patologico multifattoriale, cioè dovuto non ad una sola causa, ma a più fattori, caratterizzato da un insufficiente ritorno di sangue al cuore. Il tono delle vene, la resistenza dei vasi capillari, l’edema che si genera in questi casi e l’infiammazione dovuta al ristagno del sangue hanno un ruolo importante nella genesi e nell’evoluzione di questa patologia. Un altro aspetto che occorre sottolineare è che questo stato patologico è ingravescente, ossia che se non trattato evolve in uno stadio più grave. Essa si manifesta con senso di pesantezza agli arti inferiori, gonfiore, dolore, edema, formicolio, prurito e crampi notturni. Se non trattata efficacemente l’insufficienza venosa può rapidamente progredire determinando la rottura dei vasi più fragili con la comparsa di macchie bluastre sulla pelle, vene varicose e flebiti.

Per contrastare questa patologia le varie linee guida raccomandano l’uso di Calze elastiche, da associare o meno alla terapia farmacologica e chirurgica. Unanime è il riconoscimento all’uso di questo presidio ma sono relativamente pochi i pazienti che ne fanno uso. La prevenzione effettuata con le calze elastiche è applicata ancora poco rispetto all’efficacia dimostrata da questo dispositivo medico.